Empatia cinestetica!

Oggi, nel corso di una "normale" mattina in maneggio, ho vissuto un'esperienza speciale. Stavo lavorando in libertà con Gerry.

Il lavoro in libertà io lo metto in pratica stimolando Gerry a muoversi in tondo, di lato, alle varie andature, indietro, saltando etc, con dei 'segnali' specifici, appresi da vari corsi, e rifiniti poi nella pratica. Si chiama in libertà perchè è senza vincoli, senza lunghina, lui libero da me, che sto a terra. Uso il corpo e la voce, lui risponde 'eseguendo'.

Però oggi è stato diverso.

Oggi abbiamo co-creato una nuova frase, assieme, dietro sua proposta. Mentre lui correva, ho notato che: io spostavo il peso del corpo leggermente indietro, e lui si impettiva. Io inclinavo il busto in avanti, piegandomi in due, e lui faceva lo stesso, concludendo con un giocosissimo salto, anche detto 'sculata', molto teatrale.

Abbiamo fatto questo gioco una decina di volte, e si è ripetuto sempre nello stesso modo, con 10 sculate, e 10 impettite. Ci siamo divertiti molto. Lo conosco abbastanza per dire che questo fosse divertimento anche per lui. D'altra parte non gliel'ho chiesto, ce lo siamo inventati sul momento e se non gli fosse piaciuto non avrebbe accettato l'iterazione. In pratica, ha imitato i miei movimenti, come fa con alcuni suoi simili, quando gioca.

Succede anche tra gli uomini, nelle relazioni sociali, e in particolare nella danza. Si chiama kinesthetic empathy, empatia cinestetica, ed è la capacità di stabilire una connessione empatica semplicemente osservando i movimenti di un altro essere vivente.

A questo link: un articolo scientifico che ne parla.

PS: Il cavallo nella foto non è lui, eravamo soli. Il tipo di cavallo è lo stesso, e la posa è esattamente quella che precede la “sculata” di cui ho parlato, con la testa inarcata e bassa.

Irene Cassarino